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Il tuo sito non è tra le prime posizioni di Google? Non disperare (o comunque non in maniera esagerata!), qualcosa sarà sicuramente andata storta. La soluzione risiede non nel sapere cos’è giusto fare quando si vuole indicizzare una determinata parola chiave (o più parole chiave) ma nel conoscere quali sono le cattive tattiche SEO che non funzionano e che bisogna assolutamente evitare.

Proprio così, le strategie SEO che non funzionano continuano a proliferare sul web e questo non fa altro che peggiorare la situazione di molti siti che si affidano a tecniche che non vanno bene già da diversi anni. Se siete curiosi di scoprire quali sono, continuate con la lettura di questo articolo.

Uso forzato della parola chiave

Qualche anno fa, si faceva un uso forzato e smisurato della parola chiave che si intendeva indicizzare e si creavano molti contenuti attorno a parole chiave simili. Niente di più sbagliato: è opportuno incorporare naturalmente parole chiave sinonimi e creare un contenuto completo. Ricorda che Google penalizza qualsiasi forzatura e premia chi scrive per il pubblico e non per il desiderio di scalare posizioni nella SERP.

Contenuti brevi e non coerenti

Una tecnica SEO da abbandonare è quella che vede contenuti brevi e non esaustivi all’interno di un progetto online pensato per indicizzare il sito web. Molte ricerche hanno confermato che Google preferisce contenti in forma lunga (2.000-3.000 parole).

Non solo, è importante anche prendere in considerazione anche un altro valore tanto caro a Google: la coerenza. Sì, pubblicando contenuti coerenti e sempre aggiornati il motore di ricerca più utilizzato al mondo premierà il tuo sito web. Una soluzione potrebbe essere quella di inserire un blog e procedere con la pubblicazione regolare di blog post per aggiornare i tuoi utenti sulle novità, su curiosità e su consigli che riguardano il tuo brand. Un consiglio: attenzione a non perdere mai di qualità!

Copiare da altri siti

Uno degli errori SEO più comuni è la duplicazione dei contenuti. Pubblicare contenti non originali e uguali a quelli già pubblicati sul web è un’azione fortemente penalizzata da Google. Contenuti scritti male, o peggio ancora senza alcun valore, non serviranno a raggiungere il tuo obiettivo SEO e portarti alla scalata delle classifiche di alto livello.

Acquistare link

Niente di più sbagliato: l’acquisto di link è vietato e penalizzato da Google perché ogni link legato a un sito web viene visto come un voto di fiducia e considerato nel trust del sito in maniera organica. Chiaramente questo concetto decade nel momento in cui si ricorre a un link acquistato. Nel caso in cui si tratta di linki acquistati come pubblicità questo è possibile farlo aggiungendo un tag “nofollow” al link, dettaglio tecnico che Google considera come link di minore importanza, che ha il suo peso, ma che è chiaramente utilizzato per far capire all’algoritmo di Google che si tratta di un link a pagamento. La link building come gli altri argomenti riguardanti la SEO vanno comuqnue esaminati caso per caso.

In conclusione, per una strategia SEO vincente è bene aggiornarsi sempre, perché gli algoritmi di indicizzazione dei motori di ricerca cambiano in continuazione e farti trovare impreparato vuol dire non riuscire a posizionare al meglio il tuo sito web su Google. 

Se non sai da dove iniziare, inizia proprio da qui, dal rompere le vecchie cattive abitudini.

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