L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie che negli ultimi mesi prende sempre di più attenzioni e interesse da parte di tutti. Ma come funziona l’IA e come evolverà in futuro questa tecnologia “fantascientifica”?
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Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale
Tu lo sai come funziona l’intelligenza artificiale? Sembra essere davvero il futuro non troppo lontano che ci aiuterà nella vita quotidiana… Non tutti però capiscono bene come funziona, o perlomeno, le logiche che ci sono dietro a questa “fantascienza” che ormai molto spesso viene ripresa in qualche video.
Alcuni video pubblicati qualche giorno fa da Figure, azienda di robotica che si occupa di sviluppare robot capaci presto di entrare nelle nostre case, fino ai nuovi processori Nvidia da poco presentati, progettati appositamente per supportare l’incredibile mole di dati delle intelligenze artificiali, fanno viaggiare letteralmente la nostra fantasia.
Per questo pensato possa essere utile fare un video e scrivere un articolo utili a spiegare le tecnologie principali dietro a questa intelligenza artificiale e segnalare fonti da dove magari è possibile reperire nozioni tecniche e approfondimenti per conoscere cosa si “nasconde” dietro a questa tecnologia rivoluzionaria.
Come è strutturata l’intelligenza artificiale
Iniziamo subito con specificare che l’intelligenza artificiale esiste da più o meno 50 anni!
Sembra davvero assurdo, ma già negli anni 60 ci sono stati i primi esperimenti con le reti neurali, che hanno portato l’uomo a farsi le prime domande sulla possibilità di replicare il comportamento umano del nostro cervello con una “macchina” e sfruttarlo per l’automazione Potete trovare un interessante approfondimento sulla storia scritto dal Prof. Mario Capurso.
Poi c’è stato intorno agli anni ’80 il Machine Learning e quindi l’utilizzo dell’apprendimento automatico da parte delle macchine con diversi esperimenti portati avanti anche da corporazioni governative come il DARPA che ha dato un contributo a questa tecnologia, come viene spiegato in questo studio portato qualche anno fa alla luce dalla AAAI ( Association for Advancement of Artificial Intelligence).
L’intelligenza artificiale oggi
Oggi, con l’innovazione tecnologica e con le potenze di calcolo, siamo arrivati a sviluppare una tecnologia ancora più avanzata, che da ormai più di dieci anni, supporta l’evoluzione delle intelligenze artificiali ed il loro funzionamento. Il Deep Learning infatti “ingloba” ed evolve quelle che sono le tecnologie menzionate sopra, sfruttando l’evoluzione hardware avvenuta in maniera esponenziale (vedi computer sempre più potenti e infrastrutture mai viste prima) per rendere sempre più vasta la capacità di elaborazione e conservazione di tutti questi dati.
L’intelligenza artificiale la possiamo vedere quindi come un insieme di tecnologie basate su dei modelli che inglobano dati, li analizzano, e attraverso poi altre tecnologie riescono a comunicare con noi.
Come si esprime l’intelligenza artificiale
Oggi, l’intelligenza artificiale può sfruttare diverse tecnologie avanzate per comunicare con l’essere umano. Quella che è forse più di impatto è la Natural Language Processing, che permette ad un Agente (Entità AI sviluppata e basata su diverse tecnologie hardware o software) di comprendere e analizzare il linguaggio umano, e quindi elaborarlo in queste strutture con le sue tecnologie e interagire con noi in una maniera molto naturale, linguisticamente parlando.
Ovviamente, tutto questo, apre una porta verso il futuro per quello che potrà essere l’utilizzo di algoritmi avanzati nei più disparati scenari, Campo medico, militare, scolastico, governativo in generale. Questo fa molto riflettere effettivamente.
Il futuro dell’Intelligenza artificiale è chiaro?
Una delle cose che più lascia perplessi/pensierosi, sentimento nato subito dopo aver visionato uno degli ultimi video dell’azienda figure con la sua ultima creazione Figure01 (robot umanoide capace di interloquire con il suo operatore in maniera del tutto naturale) è il futuro di questa tecnologia.
Come potete vedere in questo video Figure01 non solo risponde facilmente in maniera quasi immediata a dei Task che gli vengono assegnati, ma soprattutto riesce a interagire, a rispondere a diverse domande in maniera fluida.
Ma su tutto, la domanda che gli fa l’operatore circa “ho fame passami qualcosa da mangiare…” fa capire come queste macchine riescono a essere tanto intelligenti da decidere, e quindi prendere delle decisioni in base ai modelli che abbiamo visto sopra (Reti Neurali, Machine Learning, Deep Learning).
Sono così intelligenti che riescono a fare la differenza tra una cosa e l’altra, tra quello che possiamo mangiare e quello che non possiamo mangiare, e come potete immaginare questo “apre la porta” a tutta una serie di domande che ci possiamo porre: possono quindi decidere al nostro posto?
E’ giusto che da strumento utilizzato da noi diventino qualcosa che pensa e decide al posto nostro?
E’ un’evoluzione sana della tecnologia? Sicuramente forse ora potrebbe sembrare prematuro porsi determinate domande, nei prossimi anni assisteremo a un’evoluzione importante. Al momento è sicuramente complementare e di aiuto specialmente per chi fa alcune tipologie di lavoro (come chi lavora nel web marketing o in campo informatico in generale).
Presto l’intelligenza artificiale potrebbe diventare anche una questione filosofica quindi, e per l’uomo decidere come queste macchine ci possono aiutare, cosa possono fare e qual è il limite a cui si devono spingere, probabilmente saranno le domande che forzeranno le aziende a rallentare il suo sviluppo.
SEO & SEM, Founder di Webita, blogger ed appassionato di Tecnologia. In Webita sono l’esperto in posizionamento di siti web e digital marketing. Dopo diverse esperienze sul web ed in agenzia, ora offro le mie competenze per aziende e professionisti.