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Sai come fare dropshipping? Se conosci già la parola dropshipping molto probabilmente non ti servirà che ti spieghi che cos’è, e di video, articoli di blog, pagine, presunti esperti, ne è pieno il web. Tutti che ti vogliono vendere un corso, spiegare come fare dropshipping, farti capire che c’è un guadagno facile magari…. Beh ti do una notizia, se ancora non l’hai capito, sono tutte frottole… ed in questo articolo ti spiego il perché.
Come Fare Dropshipping: 6 punti fondamentali
Nella miriade di corsi online che vengono venduti ogni giorno, i corsi sul dropshipping sono tra i corsi più cercati e più acquistati online, questo perché chi realizza questi corsi molte volte allude al discorso che fare dropshipping é semplice e fa guadagnare molti soldi al mese facilmente, ma la realtà è ben diversa.
In questi sei punti quindi cercherò di farti comprendere perché non è facile come viene affermato da alcuni “esperti” e perché anche per fare dropshipping in realtà sono necessarie alcune caratteristiche che chiunque può ottenere, ma richiedono uno sforzo da parte di chi le vuole raggiungere.
Fare dropshipping con un modello di Business
Il modello di business è una delle prime cose che dobbiamo avere chiaro. Dobbiamo avere bene in mente che cosa faremo, e la sua scelta fa parte della strategia di marketing che ti ho spiegato qui e che ti serve a capire molte cose prima di andare online con un prodotto, con la tua piattaforma, o qualsiasi “movimento commerciale” tu voglia fare online.
Sostanzialmente il modello di business non fa altro che descrivere cosa stai vendendo e a chi lo vorrai vendere. Ad esempio, se vuoi iniziare con un numero limitato di prodotti, vendere una specifica fascia demografica, e a seconda di quello che scegli, dovrai appunto organizzarti nel miglior modo possibile per avere un prodotto che arrivi facilmente ai tuoi clienti, e che sia anche facile da produrre, o comunque da reperire.
Il tuo modello di business quindi sarà ovviamente “fermo” a quello che rappresenta il dropshipping, e quindi al significato stesso: trovare un fornitore che in qualche modo possa assicurarti di gestire la logistica, effettuare la spedizione, e di conseguenza permetterti di non fare magazzino.
Quindi è importante che tu abbia in mente il modello di business per capire quale sia il tuo obbiettivo e come organizzerai le tue vendite.
Trova i giusti fornitori per fare dropshipping
Quindi, una volta compreso quello che vuoi fare, o quello che perlomeno hai in mente sia il tuo piano di business, il secondo step, molto importante, è trovare i giusti fornitori. Sebbene è vero che “il prezzo la fa da padrona” devi fare attenzione anche ad altri fattori molto importanti.
Molti di coloro che ti vendono i corsi o ti indicano guide ti orientano verso piattaforme come Aliexpress, o altre piattaforme simili per poter acquistare prodotti a costi ridotti, quindi con un buon margine di guadagno. La verità è che però questi non calcolano un fattore molto più importante la sua affidabilità!
Su Aliexpress Infatti per la maggiore vengono venduti prodotti provenienti dalla Cina o da Nazioni comunque molto lontane dall’Europa. Questo non solo è un problema per quello che riguarda la spedizione, per costi e tempi, ma soprattutto è un problema anche per l’affidabilità! Non è facile Infatti trovare un fornitore così lontano che sia anche molto affidabile.
Quindi nel momento in cui selezioni il tuo fornitore per il prodotto che vuoi vendere in dropshipping, tieni a mente bene l’affidabilità dello stesso, è un punto molto importante! Se manca un fornitore affidabile molto probabilmente non ti conviene neanche iniziare a fare dropshipping.
Fare dropshipping con WooCommerce, Shopify, Magento o PrestaShop
Terzo punto fondamentale è la piattaforma online che devi scegliere per poter vendere i tuoi prodotti online. Facciamo subito una macro distinzione: c’è una piattaforma online che puoi installare su un tuo spazio web con un tuo dominio, quindi proprietaria, e piattaforme invece che non sono di tua proprietà ma dove puoi aprire un account per cominciare a vendere i tuoi prodotti, chiamate Marketplaces.
Tutte e due le tipologie di piattaforme sono ovviamente valide e possono anche “convivere” (puoi avere tutte le piattaforme che vuoi e vendere i tuoi prodotti dove ti pare). Il punto fondamentale è ovviamente avere un buon prodotto, ma dove vendi può fare la differenza in termini di numero e lungo periodo essendo le due soluzioni molto differenti.
Brevemente ti posso dire che i Marketplace hanno il grosso vantaggio di esistere da anni, e di essere molto visitati. Quindi se tu hai un prodotto efficace con un buon prezzo, grazie al fornitore che trovate prima, molto probabilmente riuscirai a fare molte vendite in tempi ristretti. Al contrario la piattaforma proprietaria invece, ti permette di avere una piattaforma tutta tua dove, potrai gestirla nella migliore maniera a tua discrezione, personalizzandola totalmente, ma al contrario del Marketplace (all’inizio specialmente) non avrai visite da nessuno, quindi per fare vendite avrai bisogno di sponsorizzarti e farti conoscere.
Quindi potrai lavorare molto di brand, lavorare sulla SEO, cercare di affermarti in quel settore per la vendita di quei prodotti per assicurarti sul lungo periodo il tuo successo. Inoltre potrai liberamente lavorare per una raccolta di Lead (Se non sai cosa sono te lo spiego qui) e sostanzialmente quindi avere una propria piattaforma con un proprio Brand online, cosa che ovviamente in un Marketplace non puoi fare.
Il mio consiglio, se è nelle tue possibilità, è di andare su entrambi perché una non esclude l’altra, ma ovviamente dipende molto dal budget che hai a disposizione. i Marketplace hanno un costo infatti, e lo ha anche realizzare la tua piattaforma.
Vendere in dropshipping con WooCommerce ed altri CMS Open Source
Tra le piattaforme per realizzare siti web che mi sento di consigliarti, sicuramente c’è Woocommerce. Sebbene infatti richieda una certa competenza tecnica per poter installare, configurare e personalizzare, Questo CMS (Content Management System) permette di “essere agganciato” a diverse soluzioni automatizzate (come anche altri CMS) e quindi soddisfare al necessità di collegarsi a gestionali, piattaforme e soluzioni B2B per il caricamento dei prodotti.
WooCommerce è Open Source, una piattaforma totalmente gratuita, e come questa ci sono anche altre soluzioni Open Source, (vedi Magento o PrestaShop) ma sono tutte soluzioni un po’ più “complicate”, dove se ti mancano delle ottime basi tecniche, ti sarà difficile anche solo installarle.
WordPress accoppiato con WooCommerce invece è una soluzione più “abbordabile”, dove ti serviranno sempre delle capacità di base, delle competenze tecniche, Ma sarà più semplice gestirlo e configurarlo. In ogni caso, se proprio non riesci con queste piattaforme Open Source a creare e personalizzare il tuo sito web, la soluzione è semplice: fatti aiutare da qualcuno che lo sa fare per lavoro, quindi un webmaster, che ovviamente ha un costo che dovrai calcolare nel tuo budget, oppure scegli soluzioni differenti.
Fare Dropshipping con Shopify
Una soluzione che negli ultimi anni ha riscosso successo tra coloro che non hanno le capacità, la voglia, o il tempo di creare una piattaforma personalizzata proprietaria è Shopify. Più semplice da installare, più semplice da configurare, più semplice da gestire.
Shopify però non è Open Source, e ha un costo mensile che parte da 29€ al mese, che può variare a seconda delle funzionalità che volete attivare (Multilingua, automazioni ed altro), e ovviamente non vi permette la totale personalizzazione per eventuali collegamenti ad altre risorse, oppure se lo permette, avrà un costo mensile per l’eventuale collegamento (che dovete calcolare nel budget a disposizione). Altro costo che si aggiunge a questo importo mensile è il costo per transazione che ha un fisso di 0,25€ + una percentuale che varia dal 1,6% al 1,9% a seconda del piano che avrete attivato.
Vendere in dropshipping su Amazon e Ebay
Se poi nessuna di queste soluzioni ti interessa affatto, ma pensi solo a vendere dei prodotti direttamente, la cosa che puoi fare è aprire un account su Seller Central di Amazon e registrarti quindi come venditore, oppure su altre piattaforme simili, vedi EBay. Su questi Marketplace avrai dei costi mensili per il mantenimento dell’account professionale, più dei costi collegati alla singola vendita, in genere si trattano di percentuali che possono variare a seconda della categoria del prodotto che vuoi vendere.
Di preciso Amazon per poter vendere professionalmente richiede una fee mensile di 39€ più una percentuale di “commissioni per segnalazione” che varia dal 8% al 15%. Ebay invece costa mensilmente (se vi iscrivete come venditori Business) 24,95 euro al mese, ma include 400 inserzioni Compralo subito e 40 inserzioni ad Asta online, alle quali dovete aggiungere le “commissioni sul valore finale” che variano dal 6% all’11%.
Aprire una Partita IVA per fare Dropshipping
Quarto punto fondamentale per fare veramente dropshipping è la ragione sociale. Molti pensano che si possa vendere online anche in maniera continuativa senza aprire una partita IVA, beh… almeno per lo stato italiano, sicuramente non è così.
Se si vuole vendere in dropshipping in Italia e in maniera continuativa, anche sul web, è necessario una partita IVA e attenzione non una partita IVA qualunque ovviamente deve essere una partita IVA che ti permette di vendere prodotti online! Poi, alla Camera di Commercio, potrai riuscire a trovare una sigla/codice adatto per poter vendere diverse tipologie di prodotti, o più o meno una fascia abbastanza larga.
In questo modo potrai “rimanere più largo” nella scelta delle tipologie di prodotto da vendere, cosa utile se ancora non sai precisamente che cosa andrai a vendere. Avrai capito però che è necessario comunque avere una partita IVA. Per questo ti consiglio di rivolgerti a un commercialista il prima possibile se tu vuoi fare dropshipping realmente.
Acquistare con o senza IVA
Il commercialista ti consiglierà qual è l’inquadramento più adatto alla tua situazione utile ad aprire una partita IVA, e ti spiegherà quali tasse ci sono da pagare, se dovrai pagare o meno IVA, a seconda dell’inquadramento che andrai ad aprire e tutti i cavilli burocratici che sono legati per forza di cose all’apertura di una partita IVA.
il punto sul pagamento dell’IVA rispetto ai fornitori dei prodotti che avrai scelto di vendere è un punto fondamentale, sul quale ti consiglio di insistere col tuo commercialista per spiegarti bene come gestirla. Il tuo fornitore infatti probabilmente non inserirà l’IVA nella fattura che ti farà, e se non la inserisce, tu dovrai aggiungerla nel momento della vendita al dettaglio, e visto che si tratta del 22% rispetto a quello che andrai a vendere, nel momento in cui calcolerai il margine di guadagno, dovrai aggiungere anche il 22% di IVA.
Su tutto comunque ti consiglio nuovamente di sentire un bravo commercialista, o magari anche di più di uno, per farti un quadro generale ma ancora meglio specifico, della tua situazione, e quindi capire effettivamente se il prodotto che vai acquistare dal tuo fornitore, e poi a rivendere i dropshipping ha reale mercato anche aggiungendo il 22% di IVA.
Canali di vendita per fare Dropshipping
Quinto punto fondamentale per fare dropshipping online è scegliere dei canali di vendita che siano efficaci. Come accennato prima i canali di vendita si possono considerare anche i Marketplace (che come ti ho accennato su ti permettono di fare vendite in numeri alti). Ma tra i canali che ti consiglio che puoi automatizzare e gestire per aumentare il traffico alla tua piattaforma online proprietaria (se hai deciso di crearne una) ci sono sicuramente i comparatori idi pressi e i social network.
Collegarsi ai comparatori disponibili online ti permettere di avere la presenza anche su queste piattaforme web molto visitate. Potrai approdare con i tuoi prodotti su questi comparatori e quindi avere una maggiore visibilità, e soprattutto visite sulla propria piattaforma online. Per questo motivo, nerlla fase di scelta del budget a disposizione (modello di business), tra i punti fondamentali per fare dropshipping, ti ho voluto inserire proprio canali di vendita.
Dovrai scegliere se andare su comparatori di prezzo (come Idealo, TrovaPrezzi, Google Shoping) su Social Network e quindi pagare per essere presente con i tuoi prodotti su queste piattaforme per avere visite e vendite. Ovviamente queste hanno un costo a sé, e quindi anche a seconda del budget, dovrai capire rientri nell’investimento. I comparatori a mio parere sono da inserire tra i canali di vendita, ti danno visibilità, ti portano traffico, e se hai un buon prodotto ti fanno fare anche parecchie vendite. È ovvio che hanno un costo come detto, solitamente hanno un fisso mensile più il costo per click.
Conosci bene il prodotto che vendi in dropshipping
Sesto e ultimo punto che non è da sottovalutare è quello di conoscere bene il proprio prodotto. Uno degli sbagli che io ho visto fare durante il lavoro che faccio tutti i giorni come webmaster e Digital strategist è proprio quello. C’è gente che vuole vendere qualcosa senza conoscerla! Semplicemente non si può fare!
Quello che infatti non viene calcolato al momento della vendita di un prodotto in questi casi è l’assistenza che bisogna fare post vendita. Se non si conosce il prodotto che si è appena venduto, oltre a dare un’assistenza pessima nel post vendita, perché non si riesce a spiegare anche una cosa basilare al proprio cliente su quel prodotto preciso, non si riesce neanche a capire che cosa stiamo acquistando dal nostro fornitore, e se stiamo vendendo in dropshipping un prodotto valido, affidabile quindi.
Se non si ha un background su quel settore, sui quei specifici prodotti che andiamo ad acquistare, il mio consiglio è comprateli e testateli! Senza testarli infatti non potete conoscere certamente quanto sono validi, quanto sono resistenti, o le varie specifiche, e quindi fare assistenza vi risulterà molto complicato. Non saprai quello che stai vendendo, cosa che non ti permetterà di essere sicuro neanche del tipo di pubblicità che dovrai fare al prodotto sui vari canali di vendita.
Quindi il mio ultimo consiglio è fare dropshipping conoscendo bene quello che state vendendo.
Questi, in maniera molto riassuntiva, sono i sei punti che ti ho voluto spiegare per farti capire quello che io considero fondamentale per avviare un’attività di dropshipping. Torno a ripeterti che senza questi sei punti ben chiari in mente fare dropshipping è praticamente impossibile. In generale poi ti chiedo di diffidare da coloro che ti vendono corsi per fare dropshipping facile e simili, promettendo da subito migliaia di Euro di fatturato mensile. Per fare dropshipping seriamente ti serve tempo, studio e competenze.
SEO & SEM, Founder di Webita, blogger ed appassionato di Tecnologia. In Webita sono l’esperto in posizionamento di siti web e digital marketing. Dopo diverse esperienze sul web ed in agenzia, ora offro le mie competenze per aziende e professionisti.